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domenica 12 aprile 2015

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lunedì 6 aprile 2015

California. Big Sur da San Francisco a Los Angeles

Il nostro viaggio nell'ovest degli Usa continua con il tragitto San Francisco-Los Angeles.
Dopo gli splendidi giorni passati a San Francisco, la nostra partenza, anche se un pò rattristata dal dover abbandonare i cable car, i saliscendi delle colline di San Francisco, il Golden Gate Bridge e tutte le meraviglie della città, è stata rallegrata dall'emozione della scoperta di un tratto di costa americana che sappiamo essere di una bellezza quasi surreale la Costa Centrale, compresa tra San Francisco e Los Angeles. Partiti di buon'ora da San Francisco, la nostra prima tappa è stata Monterey, famosa in tutto il mondo per i suoi edifici storici, per il Monterey Bay Acquarium, per la riserva naturalistica marina e per il circuito "Laguna Seca".

Monterey California
Dal 1992 la baia di Monterey è una riserva marina nazionale e si può esplorarla in diversi modi: in kayak, in barca, con le immersioni subacquee o con lo snorkelling. Il nostro intento era quello di partire dal Fisherman's Warf per una splendida uscita di Whale Watching, ma siamo stati sfortunati: il mare quel giorno era molto agitato e i marinai hanno deciso di non far partire nessuna imbarcazione! Emma era la più dispiaciuta di non poter andare a vedere le balene e non l'ha presa troppo bene...Simone ed io invece, dopo il primo momento di sconforto, abbiamo richiamato alla mente la nostra prima uscita di Whale Watching avvenuta in Canada, nella baia di San Lorenzo, e siamo riusciti a calmare Emma, ma che fatica!

Monterey California
Per consolarci abbiamo deciso di fare una passeggiata lungo il Fisherman's Warf e ad un certo punto abbiamo sentito un gran frastuono provenire dalla spiaggia vicina e allora, via di corsa a vedere cosa stava succedendo: meraviglia delle meraviglie, sulla spiaggia c'era una grande colonia di leoni ed elefanti marini spaparanzati al sole! Qualcuno, più attivo degli altri, si è prodigato in balletti acquatici spettacolari, altri invece hanno litigato tra loro come bambini all'asilo, altri ancora, stanchi della vitaccia da spiaggia, hanno preso il largo con pochi e veloci movimenti! Risollevato il morale di Emma, siamo tornati alla macchina per proseguire nel nostro viaggio, ma abbiamo dovuto fare un'altra tappa sul molo: uno splendido pellicano ci ha deliziati con le sue evoluzioni in mare, per poi appoggiarsi vicino a noi per ingurgitare il pesce appena pescato!

Monterey California 
Dopo questa interessante tappa, abbiamo dovuto momentaneamente abbandonare la costa per andare al circuito automobilistico e motociclistico di Laguna Seca! Di certo non potevamo farci scappare un 'occasione simile e questa volta era Simone il più entusiasta! Non stava più nella pelle, e solo aver visto qualche moto che girava sul circuito, lo ha fatto felice! (per altri particolari su Laguna Seca vi rimando al post "I circuiti di treintornoalmondo").

Laguna Seca California
Tornati sulla costa, oltrepassata la splendida cittadina di Carmel-by-the-Sea, eccoci arrivare là dove comincia il Big Sur, il tratto di costa scoscesa lungo circa 160 Km compreso tra il fiume Carmel e San Carpoforo Creek. La spettacolarità del panorama è unica e la Highway 1 in questo tratto è considerata uno dei percorsi più scenografici del mondo!

Big Sur California
Le spiagge sono poche e non balneabili, vista la forza delle onde dell'oceano in questo punto, ma la bellezza della scogliera che si getta a picco nel blu del mare, è uno spettacolo indimenticabile. Lungo tutto il tragitto ci sono delle piazzole di sosta per godersi il panorama, ma le strutture sono rare: si trovano pochissime costruzioni di legno, qualche motel e qualche campeggio. Il bello del Big Sur è proprio la sua bellezza selvaggia e la forza che l'oceano trasmette attraverso le onde che si infrangono sulla roccia. Superato questo tratto di costa, ci siamo fermati per la notte a San Luis Obispo, a circa metà strada tra San Francisco e Los Angeles. Questa cittadina universitaria è molto carina e vivace e la nostra serata è trascorsa tra cena e passeggiata in attesa che il nostro bucato fosse pronto alla lavanderia più vicina all'hotel!

Big Sur California
La mattina successiva siamo partiti alla volta di Santa Barbara, una bellissima cittadina che ci ha sorpresi molto per la sua estraneità alle altre città americane. Più che negli Usa qui sembra di essere in un paese del mediterraneo con molte costruzioni in stile ispanico, palme giganti e bouganville fiorite che colorano ogni giardino. Da vedere certamente il molo sul lungomare, la County Courthouse e la vecchia Missione di Santa Barbara.

Big Sur California
Il nostro viaggio è continuato sulla costa e finalmente eccoci arrivare ormai a Los Angeles, ma prima dobbiamo per forza fermarci a Malibu, luogo sinonimo di surf, divi e stile di vita lussuoso! Molte celebrità come Leonardo Di Caprio, Brad Pitt e Angiolina Jolie e molti altri vips, hanno una casa da queste parti e, mentre la voglia di fare un giretto al loro centro commerciale preferito ( Malibu Country Mart) cresce in noi, ecco che ad un semaforo, proprio di fronte a noi, c'è Brad Pitt a bordo della sua Ferrari. Che fortuna ragazzi!

Malibu California
Dopo questo piacevole diversivo e qualche foto della Surfrider, una delle più belle spiagge di Malibu, ci accorgiamo che il traffico comincia ad aumentare, la strada piano piano si allarga e ci rendiamo conto di essere ormai arrivati alla periferia di Los Angeles! Nel prossimo post il viaggio continua nella immensa Los Angeles!

Malibu California

giovedì 2 aprile 2015

Due giorni alle cascate di Iguaçu. Brasile e Argentina.

Spettacolare escursione alle cascate di Iguaçu, tra Brasile e Argentina
Dopo gli splendidi giorni trascorsi a Rio de Janeiro , siamo partiti con un aereo da Rio verso San Paolo e da qui ci siamo diretti a Foz Do Iguaçu, una particolare città del Brasile che vive quasi esclusivamente di turismo grazie alle imponenti cascate dell'Iguaçu. Il viaggio aereo non è stato molto agevole, ma quasi al termine del nostro tribolato volo, abbiamo iniziato a notare in lontananza una grande nube di vapore e abbiamo realizzato di essere arrivati alla nostra meta. 

Iguaçu Brasile
Durante i 18 anni di costruzione della diga di Itaipu (la più grande centrale elettrica del mondo), Foz do Iguaçu ha sperimentato cambiamenti frenetici e la sua popolazione è cresciuta a dismisura. Di per sè la città, quando ci siamo stati noi, non aveva un granché da offrire, se non qualche gioielleria, qualche boutiques, molte agenzie di viaggio e tantissimi negozi di souvenirs. Da qui però siamo partiti per una spettacolare visita alle famose Cascate di Iguaçu, al confine tra il Brasile e l'Argentina. I turisti che trascorrono una sola giornata fuori dal territorio brasiliano per visitare il lato argentino delle cascate, non necessitano di visto o di timbro per l'uscita, ma devono avere con sè il passaporto. 


Iguaçu Brasile
Lì dove il fiume Iguaçu si allarga e forma un'ampia curva intorno ad un magnifico tratto di foresta, ecco apparire questo gigantesco ed impressionante complesso di cascate. Le cascate si compongono di 275 salti d'acqua che occupano un'area di oltre 3 km di larghezza e 80 m di altezza, dimensioni che superano in altezza e in spettacolarità le cascate del Niagara. La descrizione e le foto però non rendono giustizia a queste meraviglie della natura che devono essere viste di persona e soprattutto ascoltate nel loro frastuono per essere apprezzate in maniera completa. 

Iguaçu Brasile
L'Argentina comprende il settore di maggiori dimensioni ed è l'ideale per una visione ravvicinata delle cascate e della foresta, mentre il settore brasiliano è quello di minore dimensione, ma offre una visuale d'insieme delle cascate da lasciare a bocca aperta tutti. 


Iguaçu Argentina



























Sia in uno che nell'altro, è possibile spostarsi attraverso dei trenini ecologici e a piedi su passerelle in legno e in cemento che si addentrano nella foresta dove la vegetazione è molto fitta, dove si sente sempre il rumore dell'acqua in sottofondo e dove si possono fare bellissimi incontri: noi abbiamo visto tucani, formichieri, tapiri, pappagalli, lucertole, colibrì e farfalle dai colori sgargianti, ma ci hanno detto che ci sono anche scimmie, picchi, formiche lunghe fino a 3 cm, cervi, bradipi e giaguari! 



Non contenti delle numerose e rinvigorenti docce fredde sulle passerelle che attraversano la foresta, abbiamo voluto raggiungere la celebre Garganta del Diablo (Gola del Diavolo) con un piccolo gommone: muniti di giubbotti salvagente e di custodie impermeabili per le macchine fotografiche, abbiamo percorso un tratto del fiume a tutta velocità, rischiando spesso di fare un bel bagno, ed alla fine siamo arrivati nel punto in cui 13.000 metri cubi d'acqua al secondo, suddivisi in 14 cascate, precipitano per 900 metri nel lago sottostante! 

Iguaçu Brasile
L'esperienza è di quelle che si ricordano per tutta la vita, il rumore è impressionante, le nuvole di vapore e le folate di vento mosse dall'acqua tolgono il respiro, per non parlare degli arcobaleni giganteschi che si formano tra una cascata e l'altra! 


Iguaçu Argentina




























Dal lato argentino, la Garganta del Diablo si può ammirare anche dal "Balcón de la Garganta del Diablo", dove si arriva tramite una delle passerelle e dove ci si trova davanti un immenso e impressionante muro d'acqua! 


Garganta del Diablo
Quando il fiume è in piena, alcune passerelle e alcuni punti di osservazione vengono chiusi per la sicurezza dei turisti. Rientrando dalla visita al lato argentino, ci siamo fermati sul ponte Tancredo Neves da dove si può ammirare il punto in cui si incrociano il Rio Iguaçu e il Rio Paranà che corrisponde al confine di tre grandi Stati: Brasile, Argentina e Paraguay.


Ponte Tancredo Neves
La riva brasiliana del Rio Paranà è famosa per i numerosi ristoranti di pesce e noi non ci siamo fatti mancare un buon pranzo al ristorante Maringa, specializzato in "Dourado assado", cioè un tipico pesce dorato di grosse dimensioni che si pesca nel Paranà che può arrivare a pesare anche 20 kg e che viene cotto alla griglia. Da provare assolutamente! 
Abbiamo trascorso due splendidi giorni immersi nella natura selvaggia e incontaminata di questo immenso Parco Nazionale.

domenica 29 marzo 2015

Parigi. Francia. Terzo giorno

Dopo il primo giorno carico di emozioni, il secondo passato tra i quartieri di Montmartre e di Pigalle, abbiamo voluto regalarci qualche ora di svago e di shopping. Abbiamo incominciato col fare una lunga passeggiata lungo la Senna, dove si trovano i bouquinistes, ovvero venditori di libri che hanno tappezzato di collezioni di letteratura i muri sugli argini sia sulla riva destra che sulla riva sinistra. I loro negozi sono delle grandi scatole incastrate una vicino all'altra sui marciapiedi del Lungosenna, ed ogni verde edicola offre ai passanti un grande assortimento di fumetti, di romanzi, di edizioni originali, di stampe e di cartoline, e anche di qualche libro raro. Hanno un fascino particolare e, anche se al giorno d'oggi questa attività non è molto redditizia, è bello che qualcuno ci tenga a mantenere questa tradizione! 

Parigi i bouquinistes
Altra immancabile meta per chi visita Parigi sono le Galeries Lafayette. Durante il tragitto per arrivarci, ad un certo punto abbiamo iniziato a notare, nella ressa di gente, che tutti si accalcavano davanti alle vetrine confinanti delle Galeries Lafayette e dei negozi di Printemps, altra catena di grandi magazzini molto famosi, e piano piano ci siamo avvicinati anche noi...Luci e addobbi spettacolari, animazioni sorprendenti che riescono ad impressionare grandi e piccini, che creano piccoli mondi di incantevole sogno, un'eterna sfida tra le due catene di grandi magazzini che riescono a creare un'attrazione in più in questa città già bellissima di suo! 

Parigi le Galerie Lafayette
All'interno si respira proprio una vera aria di festa, ogni piano è decorato in maniera elegante e sfarzosa e il grande albero di Natale al centro del negozio, cambia ogni anno per stupire sempre di più i clienti. A noi si è presentato sospeso sotto la cupola in vetro del negozio! Alto 18 metri e decorato con milioni di lucine scintillanti, puntuale allo scoccare di ogni ora, sessanta personaggi animati tra cui topi, conigli, scimmie e pecore, danzano e volteggiano intorno alla base dell'albero! Una vera meraviglia che Emma ha adorato e che ha descritto a tutti al nostro ritorno. 

Parigi Notre Dame
Dopo questa scorpacciata di luci, colori ed addobbi meravigliosi, ci siamo diretti verso l' Île de la Cité e verso la meta più attesa da Emma: Notre Dame de Paris, che ha imparato ad amare grazie al cartone animato della Disney "Il Gobbo di Notre Dame"! Sia di giorno che di sera, questa immensa cattedrale ha un fascino intramontabile che la rende uno dei monumenti più visitati di Parigi.

Parigi Notre Dame 
È considerato il centro della Francia perché dal sagrato davanti all'ingresso, dove si trova una stella in bronzo, parte il Punto Zero, il punto da cui vengono calcolate tutte le distanze stradali della Francia. La facciata principale è rivolta ad ovest, ed è il segno di riconoscimento della cattedrale in tutto il mondo. 

Parigi Notre Dame
Il rosone è il punto focale della facciata e dà luce alla navata centrale della cattedrale. Le vetrate a mosaico, grandi e colorate, tramite i loro testi illustrati, insegnavano anche al popolo analfabeta le storie bibliche. Emma, memore del film di Disney, ha voluto guardare con attenzione i Gargoille, i mostri che dall'alto di Notre Dame osservano gli uomini e che le cartone animato diventano grandi amici di Quasimodo ed Esmeralda. Altra attrazione per Emma è stata la leggenda della campana che suona solo nelle occasioni solenni e che tutti dicono che abbia un suono perfetto e puro grazie ai gioielli che le donne di Parigi decisero di fondere insieme alla campana originale per rifarla.

Parigi Gargoille
Dopo la visita a Notre Dame il tempo a nostra disposizione a Parigi è giunto al termine e siamo dovuti rientrare in Italia.




sabato 28 marzo 2015

Parigi. Francia. Secondo Giorno

Alla scoperta di Parigi. Parte seconda
Dopo il primo intenso giorno a Parigi, e con negli occhi ancora le luci della Tour Eiffel, lo spettacolo dal bateaux mouches, l'imponenza dell'Opéra e del Louvre, il nostro viaggio a Parigi è proseguito senza sosta perché la voglia di vedere più cose possibili era tanta. La tappa successiva sono stati i giardini della Tuileries.


Parigi Louvre
Ci siamo arrivati facendo una lunga passeggiata nella famosa Rue de Rivoli, parallela alla Senna. I portici e le arcate, sono sede di numerosi negozi di moda e di souvenirs e noi non potevamo non guardare le vetrine agghindate a festa. E poi eccoci arrivare alla meta che Emma era impaziente di vedere, il Giardino delle Tuileries. È un bellissimo giardino, il più antico di Parigi con un lungo viale che si estende dall'Arc de Triomphe du Carrousel davanti al Louvre, fino a Place de la Concorde ed Emma non si è fatta mancare qualche minuto di svago al parco giochi all'interno del famoso giardino.


Parco Giochi Giardini delle Tuileries
In ogni viaggio, oltre alle mete turistiche, noi dobbiamo sempre mettere in conto una visita ai parco giochi, come a San Francisco, al Golden Gate Park! Dopo esserci riposati un pò, ci siamo diretti a Place de la Concorde, l'elegantissima piazza ai piedi degli Champs-Elysées, dove sorge il magnifico obelisco egizio di Luxor. Essendo prossimi al Natale, abbiamo potuto assistere al meraviglioso spettacolo di luci della grande ruota panoramica e degli Champs-Elysées con le tantissime bancarelle in legno che vendono prodotti artigianali, decorazioni natalizie e pietanze tipiche del periodo invernale!


Parigi Champs-Elisées
Ci sono perfino una pista di pattinaggio sul ghiaccio e panchine con renne e Babbo Natale, insomma una vera delizia per Emma ma anche per noi, tanto da voler tornare anche alla sera, per vedere gli Champs-Elysées decorati! Una vera sorpresa sono state anche le vetrine dei negozi che si affacciano su questo famoso viale: ogni vetrina un capolavoro da guardare a bocca aperta!


Parigi Champs-Elisées
Abbiamo anche voluto fermarci a cena in uno dei locali in legno, anche questo addobbato a festa, pieno di renne, gnomi e folletti e ne è valsa la pena: i frutti di mare serviti in grandi pentoloni dai camerieri vestiti da Babbo Natale erano fantastici! Anche l'Arco di Trionfo, visto di notte ha un fascino tutto particolare e offre una vista spettacolare degli Chaps-Elysées!


Parigi Champs-Elisées


Parigi Champs-Elisées















Attraversata la Senna sul bellissimo Pont Alexandre III, ci siamo diretti a Les Invalides, un vasto complesso architettonico costituito da più edifici in stile barocco. Costruito per accogliere ed assistere gli invalidi di guerra, ora ospita vari musei, tra i quali il Museo dell'esercito. Non si può non notare la grande cupola placcata con foglie dorate del Dôme des Invalides (simile a quella del City Hall di San Francisco) dove è ospitata la tomba di Napoleone. Ci troviamo nella zona del Champ de Mars, un grande giardino pubblico dove parigini e visitatori stanchi come noi, si recano per qualche momento di relax!


Parigi Les Invalides
Il giorno dopo, più riposati e dopo un'abbondante colazione, eccoci pronti ad un'altra giornata di visita! Stavolta siamo usciti dal centro per recarci a Montmarte, una collina a Nord di Parigi, la dimora preferita da tanti pittori come Picasso e Renoir.


Parigi Montmatre
Dalla terrazza del Sacré Coeur, si gode di un panorama spettacolare su Parigi, e anche la giornata che era iniziata con qualche goccia di pioggia, si è trasformata grazie alla luce del sole! Per arrivarci si può salire a piedi oppure si può prendere la funicolare, e la vista della grande mole bianca della basilica del Sacrè Coeur, ci ha molto impressionati. La basilica si contraddistingue per lo stile romanico-bizantino ma soprattutto per il colore che, con il passare del tempo e con la pioggia, diventa sempre più bianco e lucido; gli interni sono abbastanza spogli e vale di più la pena salire sulla cupola ed ammirare il panorama.


Parigi panorama da Montmatre
Il quartiere di Montmartre, è oggi pieno di negozi di souvenir, di bistrot e di caffetterie e a noi è piaciuto molto con i suoi vicoli un pò bohemien e le sue strade pittoresche. Una passeggiata in Place du Tertre, tra le postazioni degli artisti di oggi intenti ad immortalare momenti e persone in ritratti o caricature, ci ha fatto respirare un pò dell'atmosfera che si viveva ai tempi in cui i grandi artisti ed intellettuali si ritrovavano nei bistrot a scambiarsi opinioni!


Parigi Ostriche e Champagne a Place du Tertre
Ovviamente anche un assaggio di ostriche e Champagne in uno dei tanti locali che si affacciano sulla piazza non poteva mancare!  Scese le grandi scalinate del Sacré Coeur e dopo una passeggiata tra i vicoli del quartiere, ci siamo diretti verso il quartiere di Pigalle, dove si trova il celebre Moulin Rouge.


Parigi Moulin Rouge
Si trova nella zona a luci rosse di Parigi e nelle vicinanze ci sono molti negozi e teatri che offrono divertimenti per adulti. Il Moulin Rouge è il tempio della musica e della danza, è il più famoso cabaret del mondo, anche se oggi è in parte adibito a cinema ed in parte a teatro. Emma voleva entrare per vedere uno spettacolo di can can, ma il Moulin Rouge non è un posto per bambini e serve comunque una prenotazione.
Continua il Terzo Giorno.

martedì 24 marzo 2015

Parigi. Francia. Primo Giorno

Parigi, la città che ruota intorno al suo fiume: la Senna
Un meraviglioso week end passato a Parigi, ci ha mostrato quanto questa città sia classica nei suoi monumenti, ma anche così aperta a tutte le culture da sembrare irreale. Quasi tutti gli edifici storici ed importanti di Parigi si trovano lungo le rive della Senna e nei dintorni e quindi è una città molto semplice da visitare e ci si sposta molto facilmente con la metropolitana. Appena arrivati, abbiamo voluto andare subito a vedere il simbolo di Parigi in tutto il mondo, la Tour Eiffel

Torre Eiffel
Nata come struttura temporanea per l'Esposizione Universale del 1889, oggi è uno dei monumenti più visitati al mondo. Dire che appena la si vede da vicino lascia a bocca aperta è dir poco: Emma ha voluto farsi fotografare da ogni angolazione e durante tutto il week end, in qualsiasi parte della città ci trovassimo, lei cercava con lo sguardo quella torre così alta e slanciata. Di sera poi, illuminata da mille luci scintillanti durante i primi cinque minuti di ogni ora, e grazie ai quattro potenti fari ruotanti installati dal Capodanno 2000, si vedeva illuminare tutta la città. Per ammirarla al meglio, noi siamo andati alla terrazza del Trocadéro, l'ampia area monumentale che va dal Palais Chaillot fino al Pont d'Iéna di fronte alla Tour Eiffel

Torre Eiffel
La terrazza centrale, con le statue in bronzo dorato, unisce le due enormi ali ospitanti vari importanti musei e prosegue poi con le scalinate e le altre terrazze che digradano verso le spettacolari fontane sottostanti e verso la Senna. Vista da qui la Tour Eiffel ha un fascino particolare. Alta 324 metri in totale, è divisa in tre piani, il primo si trova a 57 metri, il secondo a 115 e il terzo a 274. Per salire si possono affrontare 1665 gradini o prendere uno degli ascensori disponibili. Noi abbiamo preso l'ascensore e siamo stati abbastanza fortunati perchè, senza prenotazione, di solito le lunghe file che si creano sono scoraggianti, ma in un'oretta siamo riusciti a cavarcela! 

Parigi vista dalla Torre Eiffel
Ad ogni piano ci sono bar e ristoranti che offrono ai turisti la possibilità di riposarsi ma soprattutto di poter godere di una vista e di un paesaggio unico: quando le giornate sono tanto limpide e con una perfetta visibilità, lo sguardo può arrivare fino a 70 km di distanza! Noi siamo arrivati fino in cima e la vista da lassù è mozzafiato, soprattutto al tramonto, quando tutti i monumenti, le case, la Senna e il cielo si tingono di un colore indimenticabile. 

Parigi vista dalla Torre Eiffel
Per avere una visione globale di Parigi, abbiamo deciso di fare un giro su un bateaux-mouches, uno dei tanti traghetti che naviga sulla Senna e che ha a bordo guide qualificate che spiegano i vari monumenti mano a mano che ci si passa a fianco. Noi ci siamo imbarcati al Port de la Bourdonnaise e il traghetto ha iniziato il tour affiancando la riva sinistra della Senna in direzione dell'Île Saint-Louis, siamo passati sotto ai più importanti ponti di Parigi ed Emma si è divertita molto ad ascoltare la guida che spiegava i particolari di ogni monumento in molte lingue diverse! Il ponte che più le è rimasto impresso è stato il Pont des Arts, per i numerosissimi lucchetti dell'amore che vengono appesi alle griglie dei parapetti, come succede a Roma su Ponte Milvio. 

Parigi Ponte Alessandro III
Tra i numerosi ponti, il Pont Alexandre III è il più imponente e il più decorato e quello che ci ha colpiti di più per le sculture sovrastate da cavalli dorati. Costruito per celebrare l'alleanza tra la Francia e la Russia, ha cambiato più volte colore, dal grigio iniziale al verde, al grigio perla. Bellissimo è anche il Pont Neuf, che in contraddizione con il suo nome, è il ponte più vecchio di Parigi. È stato chiamato Ponte Nuovo perché è stato il primo ponte in pietra della città (prima erano costruiti in legno) e il primo a collegare la riva destra e quella sinistra e l'estremità occidentale dell'Île de la Cité

Parigi Operà
Il giorno dopo il nostro tour di Parigi è proseguito nel quartiere Opéra, il quartiere della finanza e del commercio, dove si trovano le famose Galeries Lafayette e Printemps, che però abbiamo visitato il giorno seguente. Non si può non notare l'imponente e barocco Opéra, il più grande teatro lirico del mondo, che può contenere più di 2000 spettatori e 450 attori sul palcoscenico. Siamo passati poi da Place Vendôme, dove al centro si erge la celebre colonna in onore di Napoleone primo; costruita sul modello della colonna di Traiano a Roma, è ornata da una serie di bassorilievi in bronzo che descrivono le imprese di Napoleone. Alla sommità si trova una statua dell'Imperatore che è stata più volte abbattuta e rimpiazzata. La piazza è molto particolare e oltre alle numerose oreficerie e negozi di lusso, ci sono edifici storici importanti come il famoso Ritz Hotel e la casa dove è morto Chopin. Essendo vicini al Natale, un gigantesco e meraviglioso abete incorniciava la piazza e Emma si è fermata incantata dalle mille lucine scintillanti! 

Parigi Colonna Austerlitz Place Vendome
Ed infine eccoci arrivare finalmente al Louvre, il museo più famoso del mondo. Con grande dispiacere di Emma che voleva assolutamente vedere la Gioconda, non siamo entrati a visitarlo, visto che il nostro tempo a Parigi non era molto, ma ci siamo ripromessi di portarci la nostra piccola quando sarà un po' più grande e potrà apprezzare al meglio i grandi capolavori dell'arte antica e moderna che vi sono custoditi. Devo dire comunque che anche la piazza esterna ci ha affascinati molto. Costruita nel 1190, è stata adibita a dimora dei sovrani di Francia, cosa che ha colpito molto Emma, sempre molto affascinata dalle storie di principi e principesse, fino a che il re Luigi XIV spostò la corte a Versailles. 

Parigi Louvre
La cosa che più ha colpito tutti noi sono state le tre piramidi di vetro costruite sul piazzale, soprattutto la più grande che funge da entrata al museo e che ha fatto molto parlare di sè all'epoca della sua costruzione! È incredibile come queste costruzioni così moderne siano riuscite ad amalgamarsi con gli edifici antichi che circondano la Cour Napoléon! Emma ha adorato anche le magnifiche fontane che si sono colorate di tutti i colori dell'arcobaleno grazie ad un bellissimo effetto ottico che lei ha voluto immortalare con circa un milione di fotografie! Continua Parigi. Francia. secondo giorno.

Parigi Louvre

sabato 21 marzo 2015

San Francisco. California. Usa. Il viaggio continua

Dopo Union Square, i Cable Car e il Fisherman's Warf, il nostro viaggio alla scoperta di San Francisco e degli Usa è continuato. La tappa successiva è stata l'altro simbolo di San Francisco, il Golden Gate Bridge, il ponte famoso per il suo colore arancione, detto International Orange, che collega l'Oceano Pacifico con la baia di San Francisco

Golden Gate Bridge San Francisco
Il colore è stato scelto anche perché fosse ben visibile nelle giornate di nebbia che a San Francisco sono molte; noi siamo stati fortunati e abbiamo trovato una giornata splendida, anche se ogni mattina, la nebbia nasconde il ponte e, man mano che si dirada, gli dona un fascino d'altri tempi. Il ponte si può attraversare anche a piedi e sono molti i visitatori che durante il giorno si soffermano a guardare i tanti surfisti che si lasciano trasportare dalle correnti marine. Purtroppo, così come le cascate del Niagara, è famoso anche per i numerosi suicidi avvenuti: quando ci siamo stati noi, l'opinione pubblica era divisa tra chi voleva venissero installate delle barriere anti suicidio, e chi invece riteneva che fossero inutili, costose e antiestetiche. 

Golden Gate Bridge San Francisco
Dal Golden Gate Bridge, si può vedere bene l'isola di Alcatraz, la famosa prigione che ospitò Al Capone. Il carcere, costruito sull'isola perché le autorità pensavano che fosse impossibile scappare, è stato chiuso nel 1963 perché era troppo costoso trasportare uomini, cibo e tutto ciò che serviva. Si può raggiungere tramite i traghetti Alcatraz Cruises, che organizzano visite con racconti registrati dei prigionieri e delle guardie. Il giorno dopo abbiamo dovuto attrezzarci contro le correnti gelide che spesso soffiano da nord a sud su San Francisco e che, nonostante fosse giugno, hanno abbassato la temperatura di parecchi gradi, costringendoci a comprare un berretto di lana ad Emma che ancora conserva gelosamente! 

Alcatraz San Francisco
Abbiamo così potuto proseguire nel nostro tour andando a Lombard Street, una delle vie più famose al mondo per il tratto di Russian Hill, composto da otto ripidi tornanti. Pavimentata con mattoni rossi, è percorribile solo in discesa e le aiuole stracolme di fiori colorati fanno da sfondo alle foto di tutti i turisti che non rinunciano ad immortalarla da ogni angolazione. 

Lombard Street San Francisco


Lombard Street San Francisco














Spostandoci poi nella zona di Haight Asbury, vicino ad Alamo Square, ecco le famose "sette sorelle", sette case eleganti, in stile vittoriano, in legno e dipinte con colori pastello costruite una accanto all'altra e molto simili tra loro, sopravvissute ai molteplici incendi che si sono abbattuti su San Francisco

Sette Sorelle San Francisco
Tornando verso il centro città non si può non notare la splendida cupola della City Hall (alta circa 90 metri), il municipio di San Francisco, risorto dalle ceneri del violento terremoto del 1906, assomiglia molto a "Les Invalides" di Parigi ed è uno dei luoghi che le coppie scelgono più spesso per sposarsi. 

San Francisco City Hall
Per rilassarci un pò, abbiamo deciso di visitare il Golden Gate Park, il parco cittadino più grande del mondo, grande circa 410 ettari è considerato il paradiso dei bambini. Al suo interno si trova la grande serra di piante carnivore e orchidee chiamata "Conservatory of Flowers", il giardino botanico Japanese Tea Garden, il Mh de Young Fine Arts Museum e la California Academy of Sciences, una grande ruota panoramica e un laghetto con i pedalò. Camminando lungo i numerosi sentieri del Parco verso il Pacifico, siamo arrivati al recinto con i bisonti e poi all'Ocean Beach, dove il parco finisce e lascia spazio alle alte onde dell'oceano cavalcate dai coraggiosi surfisti. 

San Francisco Ocean Beach
Rientrando nel parco, abbiamo fatto tappa al parco giochi, dove Emma ha trascorso qualche momento in allegria giocando e divertendosi con altri bambini! 

San Francisco Golden Gate Park
Il giorno dopo abbiamo voluto visitare Little Italy, nel quartiere di North Beach, e la chiesa dei Santi Pietro e Paolo, luogo di aggregazione della comunità italiana. 

San Francisco Little Italy
Vicino a little Italy c'è anche Chinatown, dove si trova la più grande e antica comunità cinese al di fuori dell'Asia. Con la sua porta d'accesso chiamata "Porta del drago", i suoi lampioni a forma di dragone e gli edifici con i tetti a pagoda, è un andirivieni di persone che si recano nei numerosi negozi a fare compere o anche solo a respirare un po' di atmosfera d'oriente. 

San Francisco Chinatown
Dopo la visita alle due comunità, siamo stati alle ex basi militari della Marina e del Presidio, oggi trasformate in quartieri dei locali e del divertimento, in un enorme parco con strutture per il tempo libero dedicate ai bambini, come lezioni di arte, scenette comiche per insegnare i segreti della scienza e molto altro. San Francisco è stata una delle città degli Usa che più ci ha colpiti, per il suo fascino dirompente e per l'atmosfera un po' hippy che vi si respira!

San Francisco Marina