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giovedì 2 aprile 2015

Due giorni alle cascate di Iguaçu. Brasile e Argentina.

Spettacolare escursione alle cascate di Iguaçu, tra Brasile e Argentina
Dopo gli splendidi giorni trascorsi a Rio de Janeiro , siamo partiti con un aereo da Rio verso San Paolo e da qui ci siamo diretti a Foz Do Iguaçu, una particolare città del Brasile che vive quasi esclusivamente di turismo grazie alle imponenti cascate dell'Iguaçu. Il viaggio aereo non è stato molto agevole, ma quasi al termine del nostro tribolato volo, abbiamo iniziato a notare in lontananza una grande nube di vapore e abbiamo realizzato di essere arrivati alla nostra meta. 

Iguaçu Brasile
Durante i 18 anni di costruzione della diga di Itaipu (la più grande centrale elettrica del mondo), Foz do Iguaçu ha sperimentato cambiamenti frenetici e la sua popolazione è cresciuta a dismisura. Di per sè la città, quando ci siamo stati noi, non aveva un granché da offrire, se non qualche gioielleria, qualche boutiques, molte agenzie di viaggio e tantissimi negozi di souvenirs. Da qui però siamo partiti per una spettacolare visita alle famose Cascate di Iguaçu, al confine tra il Brasile e l'Argentina. I turisti che trascorrono una sola giornata fuori dal territorio brasiliano per visitare il lato argentino delle cascate, non necessitano di visto o di timbro per l'uscita, ma devono avere con sè il passaporto. 


Iguaçu Brasile
Lì dove il fiume Iguaçu si allarga e forma un'ampia curva intorno ad un magnifico tratto di foresta, ecco apparire questo gigantesco ed impressionante complesso di cascate. Le cascate si compongono di 275 salti d'acqua che occupano un'area di oltre 3 km di larghezza e 80 m di altezza, dimensioni che superano in altezza e in spettacolarità le cascate del Niagara. La descrizione e le foto però non rendono giustizia a queste meraviglie della natura che devono essere viste di persona e soprattutto ascoltate nel loro frastuono per essere apprezzate in maniera completa. 

Iguaçu Brasile
L'Argentina comprende il settore di maggiori dimensioni ed è l'ideale per una visione ravvicinata delle cascate e della foresta, mentre il settore brasiliano è quello di minore dimensione, ma offre una visuale d'insieme delle cascate da lasciare a bocca aperta tutti. 


Iguaçu Argentina



























Sia in uno che nell'altro, è possibile spostarsi attraverso dei trenini ecologici e a piedi su passerelle in legno e in cemento che si addentrano nella foresta dove la vegetazione è molto fitta, dove si sente sempre il rumore dell'acqua in sottofondo e dove si possono fare bellissimi incontri: noi abbiamo visto tucani, formichieri, tapiri, pappagalli, lucertole, colibrì e farfalle dai colori sgargianti, ma ci hanno detto che ci sono anche scimmie, picchi, formiche lunghe fino a 3 cm, cervi, bradipi e giaguari! 



Non contenti delle numerose e rinvigorenti docce fredde sulle passerelle che attraversano la foresta, abbiamo voluto raggiungere la celebre Garganta del Diablo (Gola del Diavolo) con un piccolo gommone: muniti di giubbotti salvagente e di custodie impermeabili per le macchine fotografiche, abbiamo percorso un tratto del fiume a tutta velocità, rischiando spesso di fare un bel bagno, ed alla fine siamo arrivati nel punto in cui 13.000 metri cubi d'acqua al secondo, suddivisi in 14 cascate, precipitano per 900 metri nel lago sottostante! 

Iguaçu Brasile
L'esperienza è di quelle che si ricordano per tutta la vita, il rumore è impressionante, le nuvole di vapore e le folate di vento mosse dall'acqua tolgono il respiro, per non parlare degli arcobaleni giganteschi che si formano tra una cascata e l'altra! 


Iguaçu Argentina




























Dal lato argentino, la Garganta del Diablo si può ammirare anche dal "Balcón de la Garganta del Diablo", dove si arriva tramite una delle passerelle e dove ci si trova davanti un immenso e impressionante muro d'acqua! 


Garganta del Diablo
Quando il fiume è in piena, alcune passerelle e alcuni punti di osservazione vengono chiusi per la sicurezza dei turisti. Rientrando dalla visita al lato argentino, ci siamo fermati sul ponte Tancredo Neves da dove si può ammirare il punto in cui si incrociano il Rio Iguaçu e il Rio Paranà che corrisponde al confine di tre grandi Stati: Brasile, Argentina e Paraguay.


Ponte Tancredo Neves
La riva brasiliana del Rio Paranà è famosa per i numerosi ristoranti di pesce e noi non ci siamo fatti mancare un buon pranzo al ristorante Maringa, specializzato in "Dourado assado", cioè un tipico pesce dorato di grosse dimensioni che si pesca nel Paranà che può arrivare a pesare anche 20 kg e che viene cotto alla griglia. Da provare assolutamente! 
Abbiamo trascorso due splendidi giorni immersi nella natura selvaggia e incontaminata di questo immenso Parco Nazionale.

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